Lo Sperone d’Italia con tantissime curve!
Il Gargano è un promontorio montuoso (in provincia di Foggia) con particolarità naturalistiche e culturali uniche. Dalle coste frastagliate, alla natura selvaggia dell’entroterra. Dalle spiagge assolate alle foreste impenetrabili. Dalle città di mare ai santuari. Due itinerari tra le più belle strade panoramiche pugliesi: uno prettamente sul mare ed uno all’interno. Vi consigliamo di farli entrambi!
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IND.STRADALI 1° itinerario (Google Maps)
IND.STRADALI 2 itinerario (Google Maps)
1 itinerario – Il Gargano e le sue coste 206 km / 5h
Partiamo da Apricena, la città della Pietra, per comodità rispetto al nostro percorso, in quanto è all’inizio del promontorio e vicina all’autostrada. Teniamo le indicazioni per San Marco in Lamis e percorriamo la SP28 e SS272. Non vogliamo farci mancare niente e quindi non ci perdiamo la discesa sulla SP22 in direzione Rignano Garganico e l’altrettanta salita sulla SP28 verso Borgo Celano immersi negli uliveti (strada non in ottime condizioni).
Ritorniamo sulla SS272 ed entriamo a San Giovanni Rotondo, città pugliese famosa in tutto il mondo per custodire le spoglie di Padre Pio a cui è dedicato il complesso conventuale di Santa Maria delle Grazie. Continuamo il nostro viaggio e dopo 25km arriviamo a Monte Sant’Angelo, celebre per il santuario di San Michele Arcangelo (Patrimonio UNESCO) meta di pellegrinaggio dal VI secolo e sede del Parco Nazionale del Gargano.
L’Arcangelo Michele
La tradizione narra che nel 490 l’arcangelo Michele apparve per la prima volta al vescovo Lorenzo Maiorano (vi furono poi altre due apparizioni). Nella Bibbia Michele è il comandante delle milizie celesti e viene raffigurato con la spada e l’armatura. I Longobardi iniziarono a venerarlo per le sue somiglianze con il dio Odino. Il suo culto si intensificò ed il Santuario divenne uno dei tre maggiori luoghi di culto europei insieme alla sacra di San Michele (val di Susa) ed a Mont-Saint-Michel (Normandia, Francia). Una particolarità: i santuari si trovano a circa 790 km di distanza l’uno dall’altro, allineati lungo una retta che prolungata conduce a Gerusalemme.
Molto particolare il tragitto tra le viuzze del paese attorniate dalle tipiche casette bianche a cortina (attenzione a non perdervi!). Prendiamo la tortuosa SP55 – direzione Manfredonia per scendere al mare! Arriviamo sulla costa e svoltiamo a sinistra per la SS89 “Garganica”. Passiamo Mattinata e prendiamo la SP53, unico centro abitato del Gargano rivolto a sud e per questa peculiarità si ricava un olio più pregiato.
Seguiamo la strada tortuosa che accarezza i fianchi del promontorio. Una costa aspra e selvaggia. Il mare cristallino. Un mix perfetto che allieterà i vostri occhi ed il vostro spirito. Deviazione a destra per la SP54 ed attraversiamo Pugnochiuso, tra le più esclusive stazioni balneari del Gargano, con la bellissima Spiaggia di Portogreco e la precedente Baia delle Zagare.
L’Arco degli Innamorati
La Perla del Gargano
Sosta doverosa a Vieste con il suo suggestivo centro storico che protende verso il mare. Il bianco abbagliante delle abitazioni contrasta con l’azzurro intenso del mare. Uno spettacolo stupendo. Unico. Affascinante.
Vieste è l’anima del Gargano con scenari incantevoli di storia e tradizioni gastronomiche e folkloristiche. Le splendide spiagge (sabbiose e ghiaiose) con i tipici trabucchi da pesca, il mare pulito e cristallino, l’entroterra ricco di vegetazione mediterranea. I suoi monumenti: la Concattedrale di Santa Maria Assunta, il sontuoso Castello Svevo, la “Chianca Amara” ed il pirata Dragut Rais.
La leggenda di Pizzomunno
Sulla spiagga “Del Castello” si erge un monolite alto 25 metri chiamato Pizzomunno, simbolo della città di Vieste. La leggenda narra che tanto tempo fa un bel pescatore (Pizzomunno) ed una bellissima ragazza di nome Crisalda s’innamorarono perdutamente. Le sirene, anch’esse innamorate del giovane, tentarono in tutti i modi di ammaliarlo ma invano. Ingelosite del loro forte amore, le creature marine assalirono la giovane trascinandola in fondo al mare. Pizzomunno colto da un dolore atroce rimase pietrificato dal dolore sulla spiaggia. Ogni cento anni si narra che i due amanti si riescano a ritrovare per vivere una notte d’amore.
Ripartiamo e la SP52 ci conduce a Peschici, bellissima cittadina arroccata sul mare famosa per le splendide baie e calette (comodamente accessibili).
Riprendiamo la litoranea panoramica SS89 e raggiungiamo la fine del nostro itinerario, Rodi Garganico, tipica città marittima del Gargano con un centro storico disposto su vari livelli, attorniata lateralmente da due lunghe spiagge sabbiose e da una lussureggiante vegetazione (oliveti, pinete, agrumeti).
Abbiamo scelto Rodi Garganico come destinazione del nostro viaggio per il suo porto turistico (ristrutturato nel 2010), punto di partenza per le gite in barca a visitare le stupende Isole Tremiti. Consigliatissimo!
2 itinerario – Il Gargano ed il suo entroterra 246 km / 6h~
Itinerario ad anello da Rodi Garganico, punto di partenza per le gite alle Isole Tremiti. Ci dirigiamo verso Peschici e, rimanendo sulla SS89, teniamo le indicazioni marroni per Foresta Umbra, una riserva naturale di 400 ettari circa del Parco Nazionale del Gargano, posta a circa 800 metri di altitudine. Il nome “umbra”, deriva dal latino: cupa, ombrosa. Infatti ancora oggi appare selvaggia ed impenetrabile.
Si continua sulla SS89 in direzione Vieste tra bellissimi uliveti. Abbiamo deciso di non seguire la SP52 (che conduce all’interno) per gustarci il paesaggio a scapito di un leggero allungamento del tragitto. Prima di arrivare alla Città Bianca manteniamo la stessa strada seguendo le indicazioni per Mattinata. La vegetazione inizia a farsi più fitta e superiamo il Valico del Lupo.
La Foresta Umbra del Gargano
E’ suddivisa in diverse zone: dalle visitabili ed aperte ai veicoli a motore a quelle più riservate. La flora è composta da faggi, aceri, carpini, querce, lecci e l’albero del tasso. Stupendo il paesaggio in autunno quando le foglie si tingono di tutte le sfumature dal giallo al rosso. La fauna è composta da lepri, scoiattoli, fagiani, cinghiali, caprioli e donnole. Anche picchi, daini, volpi e gatti selvatici. Molto ricche di uccelli (gazza, merlo) e rapaci diurni (sparvieri, nibbio, poiana) e notturni (allocco, gufo reale, barbagianni). Da qualche anno si cerca di ripopolare la popolazione di lupi.
Arrivati a Mattinata saliamo per la SP55, attraversiamo Monte San’Angelo ed arriviamo alla SS272 per San Giovanni Rotondo. Dopo pochi km svoltiamo a destra seguendo le indicazioni Foresta Umbra / Vieste – SP52b. Bellissime curve ci accompagnano in questo itinerario affascinante.
Dopo 20 km circa arriviamo al Centro Visitatori della Foresta Umbra dove per gli amanti della natura inizia l’esplorazione a piedi del Parco Naturale del Gargano. Noi proseguiamo per la SP528 e ci godiamo il meraviglioso paesaggio.
Attraversiamo Vico del Gargano e prendiamo la SP51 fino ad Ischitella dove riprendiamo la tortuosa (e già conosciuta) SS89. A questo punto ci sono due possibilità da scegliere a seconda del tempo a disposizione: proseguire l’itinerario (106 km / 2h 30m) o ritornare a Rodi (11 km / 20m).
Per chi prosegue il nostro itinerario prevede il passaggio al Lago di Varano e le curve del Passo Ingarano. Arrivati ad Apricena si scende verso il mare con la SP38. Giriamo a destra per la SP40/SP41 in direzione Rodi e ci godiamo la tranquilla campagna pugliese. Arrivati sulla costa teniamo il mare sulla sinistra fino a Rodi Garganico.
Il Leccio simbolo della Foresta Umbra
A Vico del Gargano si trova il simbolo della Foresta Umbra. Si tratta di un bellissimo leccio di almeno 300 anni posto davanti alla chiesa Francescana. La Storia narra che il seme fu piantato dal Frate Nicola da Vico. Oggi la chioma dell’albero ha raggiunto i 50 metri di altezza ed i 5 metri di circonferenza.
Il Gargano a tavola!
I prodotti tipici del Gargano coinvolgono tutti i 5 sensi. Frutta, piatti di carne e di pesce, verdure, formaggi e minestre condito con l’olio extravergine d’oliva. Tanti colori ed profumi inebrianti. Diverse spezie e aromi come prezzemolo, basilico, aglio, capperi, origano e rucola selvatica.
I prodotti tipici del Parco Nazionale del Gargano sono: Anguilla di Lesina, Alici nere di Vieste, Caciocavallo Podolico del Gargano, Pane di Monte Sant’Angelo, Muscisca (carne di pecora o capra), Mozzarella di bufala, Orecchiette, Agrumi del Gargano, Fava di Carpino, Ostie piene (dolce), Farrate (dolce), Poperati (dolce), Olio extravergine di oliva. Alcuni di questi prodotti sono Presidi Slow Food.
La tipicità delle pietanze è assicurata dall’uso di ingredienti frutto di una produzione locale che continua a garantire continuità con il passato. Un tripudio di piacere da provare e riprovare.