Gli antichi ambienti palustri tra Cremona e Mantova
L’itinerario segue il tratto sud del fiume Oglio, affluente del Po, nei territori pianeggianti tra la provincia cremonese e quella mantovana. Si possono visitare un bellissimo parco naturale, ville nobiliari, borghi rinascimentali, città ideali e persino un circuito per moto, macchine e kart. – Percorso di 130 km.
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INDICAZIONI STRADALI (Google Maps)
L’Oglio e la Città ideale
Si parte da Sabbioneta (Mn). Edificata in base ai principi umanistici della città ideale, vanta una storia millenaria. Dal Paleolitico, ai Romani. Dalla ricchezza sotto Vespasiano Gonzaga fino alla nomina di Patrimonio dell’UNESCO nel 2008 (vedasi itinerario dedicato alla famosa Famiglia principesca I Gonzaga. Cavalieri, prelati e mecanti d’arte e cultura.)
Questo gioiello racchiude capolavori inestimabili dell’architettura rinascimentale. Palazzo Ducale, Palazzo Giardino, il Teatro all’Antica (il primo in Europa), la Galleria degli Antichi (la terza d’Italia per lunghezza). Il Toson D’oro, la Sinagoga, il Mausoleo vespasiano e le cinte murarie sostanzialmente intatte. Merita la visita di un giorno intero!
Seguiamo l’Oglio verso il grande fiume Po.
Passiamo per Commessaggio (Mn). Paese di campagna caratterizzato dai numerosi canali d’acqua e dagli interessanti monumenti storici. II Torrazzo, eretto dai Gonzaga in segno di dominio ed il suo pittoresco ponte di barche da cui si accede al gradevole centro storico.
Arriviamo a San Matteo delle Chiaviche con il suo imponente stabilimento idrovoro del Consorzio di Bonifica Navarolo. Costruito nel tra il 1920 ed il 1939 su una platea di 182 metri di lunghezza per 35 metri di larghezza fondata su palafitte di castagno. Visitabile in giorni prestabiliti. E’ stato recentemente restaurato e offre uno spettacolo molto emozionante.
Tra i campi ed i pioppeti
La strada si fa tortuosa ed incontriamo il ponte di barche di Torre d’Oglio (Mn). Eseguito nel 1926 la sua particolarità era lo spostamento dello stesso a livelli differenti per assecondare il livello del fiume. Purtroppo i lavori di ammodernamento l’hanno reso stabile.
L’itinerario continua ed attraversiamo Gazzuolo (Mn). Dove si possono ammirare i bellissimi portici gonzagheschi del ‘500. Trenta arcate (120 m di lunghezza) sostenute da ventinove colonne in marmo di Verona, ognuna diversa per tipo architettonico e decorazioni.
Ci facciamo “trasportare” dal paesaggio bucolico e ripassiamo ancora il corso del fiume Oglio su un folcloristico ponte in ferro da cui si dirama la strada per la deviazione al Parco Naturale Oglio sud. Presso il centro visita Le Bine, una fattoria didattica, si può visitare la riserva naturalistica tra vegetazione e fauna autoctone (airone cenerino, falco di palude, rana rossa, rondine, picchio verde, ecc.).
L’Oglio nel lontano Medioevo
Proseguiamo seguendo il confine tra le province di Mantova e Cremona. Per gli interessati vi menzioniamo la visita al Museo del Giocattolo a Canneto sull’Oglio (Mn).
Sosta doverosa a San Lorenzo de’ Picenardi per la Chiesa di San Lorenzo Martire ed il suo poderoso Castello medioevale (sec. IX). Quest’ultimo ha una struttura imponente: torre merlata, ponte in ferro, un immenso parco e circondato da mura e fossato. L’edificio fortificato ha numerose stanze adibite a residenza, locali di servizi, vaste cantine, stalle, scuderie, la cappella ed una piscina/fontana dell’800.
La riva cremonese
Arriviamo al borgo di Isola Dovarese (Cr). Durante il secondo fine settimana di settembre nella sua piazza gonzaghesca si rievoca la sua storia medioevale con il Palio delle Contrade. Un bellissimo spettacolo curato nei minimi particolari da tutti gli abitanti del Paese. Si mangia e si balla alla luce di fiaccole. Un’atmosfera magica che vi consiglio di provare!
Nel centro di Ostiano (Cr) sorge un bellissimo Castello eretto dai Gonzaga su un’altura creata anticamente dal fiume Oglio di cui è rimasto il torrione e la torre d’ingresso. Si nota la Chiesa di San Michele riccamente arredata e la Porta Spinata.
Dai Castelli alle Ville
Ci discostiamo dall’area a Parco Naturale per passare alla seconda metà del nostro viaggio nel territorio della pianura padana inferiore costellato da Ville nobiliari. A Cicognolo (Cr) si trova la Villa Castello Manfredi (privato) con parco all’inglese. Costruito nel XIX sec. su un basamento preesistente, è un esempio architettura neo-castellana.
A pochi km dal nostro percorso si trova il borgo di Castelponzone (Cr) con i numerosi portici di tutte le architettoniche che caratterizzano i suoi isolati chiamati “strettini”, cuore pulsante dell’attività commerciale. Da visitare il Museo dei Cordai, dove sono raccolte gli attrezzi e le testimonianze della realizzazione della corda dalla lavorazione della canapa.
L’Oglio ed i suoi Borghi
A San Giovanni in Croce (Cr) la splendida Villa del Vascello (XV sec.) recentemente restaurata e visitabile. In questa dimora nobiliare visse la protagonista del famoso quadro “La Dama con l’Ermellino” di Leonardo.
A Casteldidone (Cr) si trova il Castello Mina dalla Scala. Una massiccia ed elegante dimora quadrilatera con torri, torrette e mura di recinzione (visitabile su appuntamento – dal 2016 è possibile dormire).
Il paese di Rivarolo Mantovano (Mn), sviluppato sotto il dominio dei Gonzaga, ha un gradevole centro storico attorniato da mura e da splendide porte d’entrata. Se amate le ville, fate una piccola deviazione a Spineda (Mn) per visitare Villa Cavalcabò.
Ultime tappe del nostro itinerario
Terminiamo il viaggio sulla sponda sinistra del fiume Po, a Casalmaggiore (Cr). Di pregio Piazza Garibaldi del 1600 con annesso il Palazzo Comunale di stile neogotico. Oltre a palazzi nobiliari ed il Duomo, la città è famosa per il Museo del Bijou. Istituito nel 1986 è specializzato nel patrimonio storico degli accessori prodotti dalle fabbriche locali tra fine ‘800 e 1970. Le tipologie tradizionali della bigiotteria (spille, gemelli, bracciali, cinture, orecchini, ciondoli). Ed i loro contenitori: portacipria, portarossetto, portasigarette, occhiali da sole, ecc.
A pochi km il Santuario della Madonna della Fontana (1463) dovuta alla presenza di sorgive di acque salutari. La tradizione racconta che nel 1320 un bimbo nato cieco riacquistò la vista bagnandosi in quel luogo. Tutta la zona circostante è dotata di viabilità sugli argini maestri del Fiume Po, dove si possono ammirare bellissimi paesaggi lacustri.
Una “velocissima” parentesi
A San Martino del Lago (Cr) si sente il rombo dei motori! Il nuovissimo Cremona Circuit con una pista principale di 3.450 m. per moto ed auto. Sono presenti edifici con box – bar, terrazze panoramiche su due livelli. Uno commerciale e didattico. Un centro medico per il primo soccorso. A fianco la pista di 1.000 m. per i kart sia privati che a noleggio.
L’ Oglio e la sua cucina
I prodotti tipici della Pianura Padana sono tantissimi. Dato che l’itinerario si svolge a metà tra le provincie di Mantova e Cremona parliamo di un prodotto comune, la mostarda. Inizialmente un lusso, abbinata alla carne di selvaggina, sulle tavole dei Signori.
Col tempo e la maggiore disponibilità dei suoi ingredienti (senape, frutta candita, zucchero) diventa un alimento di uso comune. La caratteristica della mostarda mantovana è l’utilizzo di un unico tipo di frutta o verdura tagliata a fette. Si prediligono le mele/pere cotogne acerbe. Invece la mostarda cremonese è composta da vari tipi di frutta canditi in un sciroppo piccante. Ad oggi la mostarda è apprezzata in tutto il mondo sopratutto per la sua genuinità. Un consiglio appassionato: bisogna assaggiarla!