Una giornata all’insegna del buon cibo nelle Città d’arte della Pianura Padana!
Un tour gastronomico lungo l’antica strada consolare, ora SS9 – Via Emilia, nelle più belle città dell’Emilia Romagna. Uniamo la loro maestosità architettonica e culturale con le prelibatezze culinarie. Una giornata all’insegna del benessere culturale e fisico. Itinerario di 170 km in una giornata (qualsiasi periodo dell’anno).
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INDICAZIONI STRADALI 170~ km / 4h (Google Maps)
La Via del Gusto Est-Ovest inizia con…
Colazione a Modena
Iniziamo la giornata con una ricca colazione a Modena, in una delle piazze più belle d’Italia : Piazza Grande, patrimonio UNESCO insieme al Duomo romanico ed alla Torre Ghirlandina. Per approfondimenti vedi I siti UNESCO nell Città d’arte della Pianura Padana.
Storia e tradizioni si fondono insieme e ti circondano in un affettuoso abbraccio. Piacevole passeggiare tra le vie del centro di giorno per lo shopping e di sera per la vivace vita notturna. Per gli amanti dei motori imperdibile la visita al moderno Museo dedicato ad Enzo Ferrari, fondatore dell’omonima casa automobilistica. Originale il Museo delle Figurine, interessante il Teatro “Luciano Pavarotti” e molto altro. Per approfondimenti vedi sito turismo di Modena.
E’ il momento di fare colazione
Seduti al tavolino prendiamo un cappuccino ed un dolcetto semplice e gustoso, il bensone (in dialetto “benesòun”). La ricetta originale prevede ingredienti poveri: farina, uova, burro, latte e miele (poi sostituito con lo zucchero). Ha radici antiche. Proviene dal “pane da benedizione” che si portava il sabato a messa. Ora viene proposto anche ripieno di marmellata e cioccolato, ma la sua ricetta autentica rimane senza farcitura. Semplice e genuino come i Modenesi. Viene mangiato anche a fine paste inzuppato nel Lambrusco. Ad ognuno come piace! A voi la scelta della variante preferita e BUON APPETITO!
Riprendiamo il viaggio della “la Via del Gusto Est-Ovest”
Seguiamo la SS9 – Via Emilia, una tra le 10 grandi strade consolari costruite dai Romani durante il loro Impero. Dopo 2000 anni è ancora importantissima per lo sviluppo di tutte le città che attraversa. Solo 30 km ci distanziano dalla prossima gustosa tappa.
Pranzo a Reggio nell’Emilia
Arriviamo a Reggio nell’Emilia, la città del Tricolore dove nel 1848 il vessillo verde bianco rosso fu scelto come emblema della bandiera nazionale. Una città a misura d’uomo in vetta alle classifiche delle città più prospere e vivibili d’Italia: conosciuta per l’elevato livello dei servizi e per l’operosità e l’ingegno dei suoi abitanti.
Tante meraviglie da ammirare: Piazza Prampolini, San Prospero, Fontanesi. Il centro storico con il Duomo, il quattrocentesco Palazzo del Comune dove è allestito il Museo del Tricolore, la Basilica di San Prospero con la torre campanaria (progetto approvato da Giulio Romano). La Basilica della Ghiara, con la sua antologia della pittura emiliana del Seicento. Per approfondimenti vedi sito turismo di Reggio nell’Emilia.
E’ il momento di pranzare
In una delle trattorie del centro ci fermiamo per pranzare. Decidiamo di dedicarci ai piatti della tradizione reggiana. Iniziamo con l’ erbazzone, una gustosa torta salata (cotta al forno): pasta sfoglia ripiena di spinaci, cipolla, aglio, pangrattato e Parmigiano Reggiano.
Come primo piatto i tortelli verdi, pasta ripiena di spinaci o bietole con formaggio e ricotta. Cotti in acqua salata bollente salata e raccolti quando iniziano a risalire a galla. Famosa la tradizionale tortellata della Notte di San Giovanni (24 giugno).
Come secondo piatto il coniglio alla reggiana, spezzato di coniglio lasciato insaporire con sale e aceto balsamico e successivamente brasato in casseruola con lardo, burro, cipolle, aglio e sfumato con vino bianco secco. Si aggiunge un cucchiaio di concentrato di pomodoro ed un trito d’aglio e di prezzemolo. Il tutto accompagnato da un lambrusco reggiano. Per finire assaggiamo due dolci tipici (se non siete ancora sazi!). La torta di riso (al forno) di antica tradizione mondina, fatto con riso, latte, zucchero, uova, limone grattugiato e 4 cucchiai di liquore sassolino/anisetta. E la spongata, dolce antico che risale all’epoca romana. Impasto di noci (delle colline emiliane) tritate e miele. Poi si aggiunge mandorle ed uvetta. Infine i pinoli con aggiunta di spezie (ben 13 tipi diversi!). UNA BONTA’!
Riprendiamo il viaggio della “la Via del Gusto Est-Ovest”
Per digerire lasciamo la città e ci addentriamo nella campagna pre-appenninica dell’Emilia Romagna. Sono territori bellissimi in ogni periodo dell’anno. I colori ed i profumi cambiano a seconda della stagione. Stiamo visitando l’impero della Gran Contessa Matilde di Canossa, vi consigliamo di leggere il nostro itinerario dedicato. E raggiungiamo il Gran Ducato di Parma e Piacenza dell’Imperatrice Maria Luigia. La Storia ci accompagna. Godiamoci il viaggio ed i prossimi assaggi.
La Via del Gusto Est-Ovest prosegue con…
Merenda a Parma
Ci fermiamo a Parma, affascinante città della Via Emilia che coinvolge tutti i sensi. Nelle vivaci vie del centro storico si incontrano meravigliosi capolavori artistici di epoche differenti. Merito di Maria Luigia d’Austria, consorte di Napoleone, che ridisegnò la città sulle impronte delle più importanti capitali europee.
Patrimonio UNESCO per la Gastronomia!
Dalla Galleria Nazionale (dove si trovano opere di Leonardo da Vinci) alla moderna Piazza Pilotta progettata dall’Arch. Botta. Si avverte lo stretto legame con la musica: il Teatro Regio tra i più rinomati del mondo che ospita artisti di fama internazionale ed il Teatro Farnese, un gioiello in legno senza tempo. Se amate l’opera e Giuseppe Verdi, guardate l‘itinerario “La Campagna parmense di Giuseppe Verdi”
Tanti monumenti e chiese, tra cui ricordiamo il Battistero ottagonale e l’adiacente Cattedrale in Piazza Duomo. Il territorio circostante è ricco di numerosi castelli, eredità delle diverse signorie che regnarono in questi luoghi (Scaligeri, Visconti, Sforza, ecc.). Ed infine le eccellenze del territorio che l’hanno resa la Città creativa della Gastronomia, Patrimonio UNESCO. A Colorno (distante 15 km) si trova la sede di ALMA, una delle più prestigiose scuole internazionali di cucina. Per approfondimenti vedi sito turismo di Parma.
E’ il momento di fare merenda
Si è fatta l’ora della merenda. Ci fermiamo in un’enoteca del centro e ordiniamo un tagliere con Prosciutto Crudo di Parma, prodotto nella limitrofa zona collinare (ti consigliamo di leggere il nostro itinerario “Il Profumo del Prosciutto Crudo di Parma”) e Parmigiano-Reggiano con un filo d’aceto balsamico. Una goduria del palato! Sono prodotti dalle caratteristiche uniche che rendono Parma famosa in tutto il mondo.
Riprendiamo il viaggio della “la Via del Gusto Est-Ovest”
Ripartiamo per gli ultimi 80 km del nostro gustosissimo viaggio. Percorriamo la campagna emiliana tra campi coltivati e borghi medioevali ben conservati. La Pianura Padana ci svela la sua storia in ogni piccolo anfratto. Sono percorsi che si possono fare tutto l’anno.
La Via del Gusto Est-Ovest termina con…
Cena a Piacenza
Giungiamo a Piacenza, bellissima città dalla storia millenaria. Fu fondata dai Romani (218 a.C.) e nel corso dei secoli ha mantenuto la struttura urbanistica originaria “a scacchiera”. Per la sua collocazione, al crocevia tra quattro regione, fu un importante centro di passaggio per principi, pellegrini, templari, commercianti ed artisti. Leonardo da Vinci la chiamò “terra di passo”. Notevole il patrimonio artistico dei suoi monumenti. Tra cui il Palazzo Gotico, il Duomo romanico e la Basilica di Sant’Antonino. Le statue equestri di Piazza Cavalli. Il Teatro Municipale a forma di tre quarti di ellisse (per migliorare le prestazione visive ed acustiche) ed il Museo Farnese. Per approfondimenti vedi sito turismo di Piacenza.
E’ il momento di cenare
Possiamo finalmente rilassarci e goderci una buona cena. Rimaniamo fedeli al nostro programma e ordiniamo i piatti locali. Iniziamo con la bortellina (in dialetto Burtleina). Una sottile frittata di uova, farina, acqua e cipolline tagliate sottili fritta nello strutto. Di solito è accompagnata con un tagliere di prosciutti locali, ma noi ce la gustiamo così! Come primo piatto decidiamo di fare due assaggi: gnocchetti con sugo di fagioli (in dialetto Pisarei e fasoi) e la bomba di riso (in dialetto Bomb ad ris cui pissòn). Un piatto antico (ultimamente molto rivisitato) che prevede un “contenitore” di riso ripieno di piccione o quaglia, funghi e tartufo.
Secondo piatto la tipica coppa arrosto. Un insaccato di maiale steccato con spezie (pepe, aglio, rosmarino) e poi dorato nel tegame con olio, burro e cipolla tritata.
Per finire non puo’ mancare il dolce. Prendiamo un latte in piedi. Una crema di cioccolato a cucchiaio semplice e gustosa. E pure qualche tortello fritto (in dialetto turtlitt). Impasto di farina, zucchero, burro e uovo con ripieno di mostarda, amaretti, cioccolato in polvere e rum; fritto e poi cosparso di zucchero a velo. Cosa volere di più?
Il viaggio della “la Via del Gusto Est-Ovest” è terminato
Siamo arrivati alla fine del nostro tour gastronomico ” La Via del Gusto Est-Ovest ” lungo la Via Emilia. Naturalmente in una giornata abbiamo provato solo qualche specialità locale. Ce ne sono diverse e variano a seconda della stagione. Quindi vi consigliamo calorosamente di rifare questo itinerario in periodi differenti. Ci sono tanti monumenti da visitare e tanti piatti da assaggiare. Rimarrete sempre piacevolmente sazi e contenti!