Un’itinerario ricco di panorami mozzafiato
Se avete intenzione di fare un giro in Piemonte e partite dalla Pianura Padana questo percorso fa per voi! Tantissime curve e paesaggi collinari da lasciarvi a bocca aperta. Le quote dei passi non superano i 1.000 m. (ad eccezione del Tomarlo) quindi potete percorrerlo in qualsiasi periodo dell’anno. Vi regalerà ogni volta panorami differenti.
Se siete amanti dei numeri ecco il riassunto di questi 385 km di felicità sulla vostra moto: 5 Passi Appenninici (Montevàca, Tomarlo, Scoglina, Turchino, Faiallo), 4 Regioni (Lombardia, Emilia Romagna, Liguria e Piemonte), 3 autostrade (Del Sole, AutoCisa e Autofiori), 2 ritrovi biker famosissimi, 1 bar per aperitivi ed un un panino a pranzo.
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IND.STRADALI 385 km/ 7h 30m (Google Maps)
In Piemonte – 1° tratto: verso l’Emilia e la Liguria
Percorriamo l’autostrada A1 – Del Sole (direzione Milano) e A15 – Autocisa (direzione La Spezia) fino all’uscita Borgotaro, eviteremo il traffico delle città ed avremo più tempo per goderci il tratto collinare di strada “normale”. Cominciano le curve appena ci immettiamo sulla SP523 con direzione Borgo Val di Taro.
Strada grande con ampie curve immersi nella vallata del Fiume Taro. Una goduria. Arrivati alla rotonda che porta al Passo Cento Croci (vedi itinerario “4 Passi Appenninici”) teniamo le indicazioni per Bedonia, SP4. Arrivati in centro svoltiamo a destra seguendo i cartelli marroni per il Passo del Tomarlo, SP359R, e saliamo verso il Passo Montevàca.
Curve e controcurve immersi nei verdi boschi oppure in autunno nelle tantissime gradazioni di giallo e rosso. Cerchiamo di non farci insidiare dalla gradevole ritmica delle curve in quanto dopo pochi km dal passo bisogna abbandonare la strada principale per girare a sinistra sulla SP81 con indicazioni per Anzola. Attenzione si svolta bruscamente con una curva a 180°. Da qui la strada diventa un misto veloce, caratteristica tanto apprezzata dagli “smanettoni”, mi raccomando non esagerate! Prudenza sempre!!!
Il Passo del Tomarlo è sempre un piacere!
Arriviamo in un grande spiazzo e giriamo a sinistra, SP654, dove dopo un centinaio di metri si arriva al Passo del Tomarlo (vedi itinerario “Passo del Tomarlo, Val Nure e Val d’Aveto” ).
Molto panoramico e suggestivo, è un valico che in qualsiasi periodo dell’anno regala emozioni. Provare per credere!
Scendiamo fino ad Allegrezze e prendiamo una scorciatoia a destra per Rezzoaglio, SP586, che si insinua tra le strette stradine che collegano i casolari. Proseguiamo fino al paesino di Parazzuolo (se superate il tabellone elettronico tornate indietro!) dove svoltiamo a destra per la SP56. Passiamo per il Passo della Scoglina, nei pressi di Barbagelata, un paese dove si svolge un motoraduno invernale molto pittoresco (vedi “Motoraduni Invernali 2017 – 2018”). Inizia la discesa verso il mare passando tra i caratteristici paesini dell’entroterra ligure arroccati sulle colline, SP23, godendoci il sole e l’armonia del paesaggio.
In Piemonte – 2° tratto: in Liguria
Arriviamo a Cicogna sulla SP225 “della Fontanabuona” e giriamo a destra in direzione Genova (vedi itinerario “Passo del Penice e la Val Trebbia” ). Siamo vicini alla città quindi il traffico si fa consistente. Proseguiamo verso il mare fino all’entrata Genova Est dell’autostrada A10 – Autofiori. Mi raccomando l’ingresso risulta poco agevole anche se ben segnalato: sembra di entrare in un parcheggio a pagamento ed invece lo si percorre di fianco fino ad una galleria che conduce al casello.
In autostrada seguiamo direzione Ventimiglia. Dopo qualche km si svolta a destra per Ventimiglia/Alessandria. Se si prosegue dritto si arriva in centro a Genova. E’ successo anche a noi. L’autostrada è molto trafficata e intervallata da gallerie, curve e lavori in corso. Occhi ben aperti! Per fortuna ne percorriamo solo 25 km, e prendiamo l’uscita Genova Voltri/Prà. Per oggi basta autostrade!
Curve e curve e curve!
Arriviamo sulla lungomare SS1 Aurelia. Giriamo a destra per Savona. Al primo semaforo svoltiamo ancora a destra, SP456, per ritornare sulle nostre amate colline alla volta del Passo del Turchino.
La strada sale. Bei tornanti rotondi. E tanto rumore di scarichi aperti. Arriviamo al Ristorante da Mario nei pressi del passo. Una delle mete classiche dei motociclisti della zona. Un gran piazzale destinato a parcheggio dove trovate tanti appassionati di moto che si fermano, anche solo per un caffè. Immancabilmente ogni “pilota” scendendo dalla moto butta lo sguardo alla gomma posteriore! E altrettanto immancabilmente, lancia lo sguardo anche alle gomme delle altre moto! Questione di virilità? Mah! Si formano gruppetti, e si parla quasi esclusivamente di moto, comparative, modifiche, richiami e qualsiasi argomento di questo tipo. Se passate, fermatevi! Quì la sosta per noi è diventata un rito e visto che avevamo fame abbiamo anche mangiato un panino.
Passo del Faiallo mon amour!
Ripartiamo per la stupenda SP40d, alla conquista del Passo del Faiallo. A sinistra il mare. A destra i monti. Noi in mezzo a queste meraviglie.
Non sappiamo dire quale sia la curva più bella dove fermarsi per immortalare il paesaggio con una foto. Vanno bene tutte! Godetevi lo spettacolo!
Ripartiamo in direzione Urbe. Tramite la SP49 superiamo i paesi di La Carta e Palo. Teniamo le indicazioni per Savona, ed attraversiamo il borgo di Sassello. Seguiamo la SP334 fino a Giovo dove svoltiamo a destra per la SP542 direzione Pontinvrea. Lasciamo il mare e riscopriamo l’entroterra ligure. Curve e curve. A Dego svoltiamo a sinistra per Sp29 fino a Carcare dove ci immettiamo nella SP28bis in direzione Alba/Torino. Finalmente siamo arrivati in Piemonte.
In Piemonte – 3° tratto: arrivati in Piemonte
Arriviamo alla rotonda di Montezemolo dove si trova il Bar 4 venti. Un altro storico punto di incontro di motociclisti. Moto ovunque. Testosterone a palla! Chi arriva rombando. Qualcuno riparte bello carico con ginocchio a terra già uscendo dal parcheggio. Chi passa senza fermarsi per far sentire il rumore degli scarichi. Un viavai costante. In pratica è un motoraduno aperto tutto l’anno. Uno spettacolo. Anche quì è d’obbligo la sosta. Sfido chiunque a non fermarsi!
Il viaggio prosegue percorrendo la stupenda SP661 immersa nelle Langhe. Una strada meravigliosa che attraversa un panorama altrettanto meraviglioso. Siamo nel Paesaggio viticolo del Piemonte riconosciuto Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 2014.
Curve morbide come il vino dei vigneti che ci circondano. Borghi antichi. Aziende vinicole. Ogni km regala tante occasioni per apprezzare il nostro Bel Paese. Sono così tante le cose da visitare che noi ogni due anni decidiamo di ritornare. Ed ogni volta scopriamo qualcosa in più.
Beviamo un po’ di Piemonte
Arriviamo a Dogliani, rinomato per il suo vino Dolcetto. Vogliamo gustarlo come si deve. Sosta al Bar Riviera del centro per bere un bicchiere e brindare al nostro viaggio.
Amiamo il Made In Italy, quindi prima di arrivare a destinazione, decidiamo di assaggiare un’altra eccellenza del territorio. Ci dirigiamo a Piozzo per assaporare la birra Le Baladin presso la birreria in centro. Profumatissima. Ce n’è per tutti i gusti!
Le tappe del nostro viaggio sono terminate. Noi abbiamo deciso di dormire a Carrù. Visiteremo le Langhe il giorno successivo. Meritano una giornata intera.
Un consiglio per chi vuole dormire in Langa
Abbiamo pernottato al B&B La Torre in Langa di Carrù. Se siete motociclisti e volete conoscere bene il territorio delle Langhe. Se amate la compagnia e la buona cucina vi consigliamo di dormire in questo B&B a conduzione familiare. Troverete ospitalità, gentilezza, pulizia, serietà e sopratutto tanta tanta tanta passione per le due ruote e per questa terra.
Non aggiungiamo troppo. Vogliamo che sia una bellissima sorpresa. Aspetto le vostre esperienze. Se proprio non resistete guardate questo post della nostra ultima visita (vedi post facebook).