Alla scoperta della splendida Lessinia
Siete in Val d′Adige e cercate una variante al solito itinerario? Oppure volete scoprire le Prealpi venete in confine con il Trentino Alto Adige? Altrimenti avete bisogno di una boccata d′aria buona e abitate in Pianura Padana? Questo breve 〈ma intenso〉 itinerario fa per voi: 100 km nel Parco Naturale dei Monti Lessini tra il Passo Fittanze, Passo Branchetto e tante curve! Pronti a partire?
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IND. STRADALI 100 km / 2h 20m (Google Maps)
Passo Fittanze arriviamo!
Ritrovo al famoso Bar La Botte della Tenuta San Leonardo lungo l′altrettanto famosa SS 12 Del Brennero. Tante moto in ogni ora del giorno e per tutto il periodo dell′anno. Prima o poi ci troveremo lì insieme. Si parte in direzione Rovereto/Trento, ovvero avrete il fiume Adige alla vostra sinistra. Dopo 6 km circa svoltiamo a sinistra per Sdruzzinà – SP 211 dei Monti Lessini. Mi raccomando prestate attenzione in quanto le curve invogliano ad andare… lontano.
Inizia la salita. E subito dei bei tornanti stretti che vi portano in alto! Dopo soli 14 km siamo arrivati al Passo Fittanze (m. 1.393 slm).
Ci aspetta un punto ristoro in legno a sinistra ed a destro un monumento in marmo ai caduti per la patria della Prima e Seconda Guerra Mondiale. Vi consiglio di visitarlo, dopo la foto di rito davanti al cartello del passo!
Si riprende la SP 211 e si arriva ad un bivio: svoltiamo a sinistra in direzione Bosco Chiesanuova / Erbezzo – SP 13. Godiamoci le curve ed il paesaggio montano stupendo! In pochi km siamo arrivati in alta montagna. Prima del paese svoltiamo a sinistra in direzione S.Giorgio – SP 6. Curve stupende, ve lo garantisco!
Passo del Branchetto
E’ il primo Giugno e c’è ancora la neve! Temperatura ottimale sui 17 gradi. Cosa volere di più?
Sostiamo al Passo del Branchetto (m. 1.590 slm) per goderci l’aria pulita ed il bellissimo panorama dal verde dei prati al bianco delle cime ancora innevate!
Si mangia!
Sono già le 13 e cominciamo ad accusare un certo languorino… tutta colpa dell’aria frizzante! 😉 Riprendiamo le curve e la SP 6 fino al Ristorante Parparo Vecchio, un antico “baito” di montagna (ovvero ricovero animali) del 1887 ristrutturato con tante panche all’aperto per mangiare in mezzo alla natura. Ottima Cucina locale rivisitata. Ve lo consigliamo! Cliccate per leggere la nostra recensione.
Passo Fittanze – ritorno in Val d’Adige
Riprendiamo il viaggio e le curve. A Camposilvano prendiamo la SP 13 in direzione Verona. Passiamo Velo Veronese – SP 15. La strada è magnifica. A Cerro Veronese svoltiamo a destra ed pochi metri subito a sinistra in direzione Prati/Corrubio – SP 14.
Arrivati nel centro di Lugo svoltiamo a destra (attenzione che mancano le indicazioni) e poi continuiamo il viaggio nei Monti Lessini. Se avete tempo vi consigliamo di ampliare in giro e visitare Sant’Anna in Alfaedo. Arrivati a Fosse prendiamo per Peri – SP 57 e ci godiamo i tornanti stretti che ci portano in Val d’Adige.
Vi assicuriamo che qualsiasi strada voi prendiate (è un attimo confondersi) andrà benissimo! Non essendo un territorio molto vasto in pochi km potrete sempre rimediare! L’importante è andare! Guardate la cartina dettagliata del Parco.
La TransLessinia, per gli amanti del off-road!
Sulle pendici dei Monti Lessini si trova una bellissima strada bianca di circa 11 km immersa completamente nella natura. Fondo abbastanza battuto e di facile percorrenza, è aperta a tutti (biciclette, motocicli ed auto) e tutto l’anno. Inizia dal Bivio del Pidocchio, dopo il Passo Fittanze e termina nei pressi del Rifugio di Bocca Selva. Vedi indicazioni con Google Maps.
Se volete scoprire altri itinerari nel Nord Italia, cliccate qui… e Buon Viaggio!
Un po’ di nozioni sui Monti Lessini
Il territorio lessinico si estende tra la Provincia di Verona e quella di Trento. I suoi confini sono ben delineati a Nord dalla Val dei Ronchi, ad Ovest dal fiume Adige, con la Pianura a Sud ed ad Est dalla dorsale che separa la Val d’Alpone dalla vicentina Valle del Chiampo. Possiede 4 differenti zone paesaggistiche: la pedemontana/collinare,dai fondovalle fino 600/800 metri delle dorsali, con le diffuse coltivazioni a vite, ulivo e ciliegio; la media montagna, tra gli 800 e i 1200 metri circa, coi principali centri abitati e la gran parte delle tipiche contrade lessiniche; gli alti pascoli, tra i 1200 metri e le vette orientali che superano i 1800 metri, con le oltre cento malghe d’alpeggio e dalle fitte foreste di faggio e abete; la vaj (o delle valli) che corrisponde alle aree boscose dove la fauna lessinica ha potuto conservarsi e proliferare.
La popolazione
I Cimbri erano genti di origine bavaro-tirolese richiamate sulle Prealpi Venete e Trentine a partire dal X secolo per colonizzare tali zone praticando le comuni attività lavorative che già svolgevano nei loro territori di origine, ossia il taglio del legname, la produzione di carbone e l’allevamento.
Il Parco Naturale Regionale della Lessinia
Un paradiso verde incastonato tra le Piccole Dolomiti, la città di Verona e il Monte Baldo: 10.333 ettari, fino a 1976 m. s.l.m., 15 comuni. Il Parco offre tantissimo: itinerari escursionistici a piedi, baite dove deliziarsi con i prodotti locali, musei sulla Preistoria, visite guidate alla fauna e alla flora presenti, e molto alto sul prezioso marmo ricavato da queste montagne. Per informazioni visitate il sito ufficiale www.altalessinia.com.