In Lombardia, tra le montagne di Brescia e Bergamo
Un viaggio alla scoperta della stupenda Val di Scalve attraverso il Passo del Vivione ed un meraviglioso canyon dalle altezze vertiginose. Accarezzando il Lago d’Iseo (da visitare!), attraversando il Passo della Presolana e per finire il Lago di Endine con i colli di San Fermo. Pronti a partire?
Il territorio offre molte attività ed abbiamo realizzato una cartina molto dettagliata dove sono raccolti tutti i link utili per poter organizzare al meglio il vostro viaggio in moto.
Per informazioni su LEGENDA SIMBOLI cliccate qui!
File .kml visualizza mappa allargata e clicca sui 3 puntini a dx del titolo.
1 ITINERARIO 225 km / 5h 40m (googlemaps)
2 ITINERARIO 250 km / 6h (googlemaps)
3 ITINERARIO 200km / 5h (googlemaps)
Passo del Vivione arriviamo!
Come punto di partenza (sopratutto per chi arriva da lontano) vi consigliamo l’autostrada A4 Torino-Trieste con le uscite Rovato (per chi arriva da Est) e Palazzolo sull’Oglio (per chi arriva da Ovest). A seconda del periodo (primavera-estate affollatissimo) in cui visiterete questi posti avete due alternative: lambire il lago d’Iseo nel suo versante bergamasco tramite la SP469 – strada panoramica, oppure utilizzare la SS510 sul versante bresciano, più veloce in quanto non vicina al lago e piena di gallerie.
La Valle di Scalve
La Valle di Scalve, situtata tra la provincia di Bergamo e di Brescia e attraversata dal torrente Dezzo, è una valle laterale occidentale della famosa Valle Camonica. Venne colonizzata anticamente dagli antichi Camuni, ed il suo nome deriva dal celtico Skalf, traducibile in fessura, ovvero la sua splendida caratteristica naturale che la rende meravigliosa: un’angusta fessura tra i monti. Vi consigliamo di visitarla partendo da Darfo Boario / Angolo Terme tramite la SP294 fino al Passo del Vivione.
La Valle di Scalve ebbe un ruolo importante già nell’antichità per le miniere di ferro: la produzione del carbone vegetale permetteva di realizzare in Valle le principali fasi della lavorazione del minerale che veniva trasformato in lingotti per facilitarne il trasporto a dorso di mulo. Le miniere vennero chiuse definitivamente nel secondo dopoguerra. Oggi alcune sono visitabili. Per approfondimenti visitate il sito www.valdiscalve.it.
Queste foto mostrano solo un piccolo assaggio di quello che troverete lungo l’itinerario: cascate, panorami e molto altro. Sono strade da godersi in tranquillità e con un occhio attento ai tanti ciclisti presenti.
Siamo sicuri che vi fermete a fare tantissime foto! Se volete vedere la nostra galleria fotografica della giornata, cliccate qui.
La Via Mala
Nei pressi di Colere (BG) si trova l’antico tracciato (esisteva già nell’Alto Medioevo) che collegava la valle di Scalve alla Valcamonica. Vertiginosi precipizi con pareti alte fino a 500 metri che lasciano tuttora senza fiato. E lo spettacolo è ancora più suggestivo dal ponte sospeso!
Un po’ di storia
Svariati sentieri (quasi una trentina!) collegavano trasversalmente i due versanti della valle e venivano utilizzati per gli scambi commerciali dalla popolazione. Ma durante i periodi invernali con valanghe e ghiaccio e nei mesi primaverili/autunnali con le precipitazioni e le frane diventava quasi impossibile l’utilizzo, con il conseguente isolamento della valle. Solo nel 1960 vennero costruite le prime gallerie e gli antichi tracciati (che ora possiamo ammirare) andarono definitivamente in disuso.
Solo ai giorni nostri si è provveduto alla realizzazione delle prime opere connesse alla valorizzazione dei luoghi attraverso la messa in sicurezza dell’antico percorso che lambisce il greto del fiume Dezzo. Nella seguente foto, a destra ed in alto, potete notare il balcone sul precizio! BRRRRRRRRRR….
L’itinerario di Via Mala
Si parte dalla Casa Cantoniera che trovate sulla SP294,con un ampio e comodo parcheggio. La Casa offre servizio bar-ristorante e punto informazioni per tutte le attività. Per informazioni guardate il loro sito https://viamala.net/. La camminata è comoda (percorso asfaltato) e senza dislivelli (un’oretta circa – 3,5 km). Amerete ogni paesaggio che si paleserà davanti a voi. Forra, canyon, orrido… chiamatelo come volete! Una cosa è certa ammirerete la forza della Natura tra le sue forme più elementari, l’acqua.
Passo del Vivione (m. 1.828 slm)
Noi siamo saliti e discesi dalla stessa SP294 del versante bergamasco in quanto il tratto da Passo del Vivione a Forno Allione / Berzo (parte bresciana) era chiuso per frana (agosto 2019!).
La strada è stretta e ricca di tornanti chiusi. Si fa tranquillamente, ma prestate attenzione a quando incontrate una macchina: in certi punti farete fatica a passare insieme!
Il paesaggio all’arrivo è veramente spettacolare… e vi farà dimenticare le fatiche (poche) della salita. Godetevelo in tranquillità!
Sul Passo del Vivione troverete il rifugio omonimo dove potete gustarvi i piatti tipici della montagna. Noi abbiamo voluto rimanere leggeri e ci siamo gustati due panini con speck e formaggio! Siamo troppo bravi! 😉
Passo del Vivione si ritorna…
Siamo a metà del nostro itinerario e bisogna tornare a casa. Come già accennato in precedenza, siamo costretti a tornare per il versante bergamasco del Passo del Vivione. Poi abbiamo proseguito per il Passo della Presolana (m. 1.297 slm), tramite la SP671.
Nei pressi di Fino del Monte svoltiamo a sinistra per la SP57 della Valle Borlezza in direzione Lovere / Lago d’Iseo.
Arrivati nei pressi di Lovere decidiamo di proseguire il viaggio seguendo la SS42 del Tonale e della Mendola in direzione Brescia, per scoprire un lago mai visto prima.
Lago di Endine
Situato nella stretta Val Cavallina, il Lago di Endine (m. 334 slm) ha conservato quasi intatto l’ambiente naturale alternando fitti canneti, luogo di riproduzione della ricca fauna, e piccole spiagge. Durante l’inverno, nei giorni più freddi, il lago si ricopre di uno strato di ghiaccio (vietato percorrerlo a piedi).
Arrivati nei pressi di Martina, ci fermiamo per un breve briefing: andare verso casa ed impiegarci 2 ore oppure svoltare a sinistra e fare qualche curva e tornare dopo 3 ore? All’unanimità scegliamo la seconda! 😉
Colli di San Fermo
Svoltiamo a sinistra in direzione Grone e percorriamo la SP79. La strada è poco ampia, ma le curve sono dolci ed invogliano a salire. Siamo sui Colli di San Fermo, una tranquilla zona turistica dell’arco prealpino bergamasco. Cascine isolate di pietra, morbide colline e macchie di verde. A pochi km dall’affollato Lago d’Iseo, un territorio dove rilassarsi in un’atmosfera che sa di tempi passati. A comprova di quanta bellezza c’è nel nostro Paese… qualsiasi strada tu prenda, ti porterà in un posto magnifico!
Scesi verso Sarnico, ora non ci resta che tornare a casa. A presto! E buon viaggio… in moto! 🙂
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