Alla scoperta di un’affascinante litorale unico al mondo!
Le Cinque Terre, sul Mar Ligure, racchiudono un territorio molto particolare. Una natura impervia e selvaggia ammorbidita nei secoli dall’uomo. Un connubio affascinante tra i colori sgargianti dei borghi, le verdi scogliere e l’azzurro del mare. Luoghi senza tempo. Emozionanti. Patrimonio UNESCO dal 1997. Andiamo a scoprirli insieme.
Riassunto: 5.000 curve, 330 km, 5 borghi + Portovenere, 3 Isole, 2 Passi Appenninici, 2 Parchi Naturali.
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IND. STRADALI 330 km / 7h 10m (Google Maps)
Le Cinque Terre – andata
Fissiamo la partenza dall’uscita del Casello di Parma dell’Autostrada A1. Comodo ritrovo per chi arriva da lontano e vuole fare l’itinerario in giornata. Noi amiamo le curve ed anche se esiste l’autostrada A15 che arriva fino a La Spezia, noi teniamo l’opzione autostrada come soluzione C in caso di imprevisti. Quindi il nostro percorso riguarda solo strade urbane. Pronti a partire?
Prendiamo la famosa SS62 del Passo della Cisa. Ogni motociclista almeno una volta ogni due anni (non esageriamo!) deve obbligatoriamente farla. Per le curve. Il paesaggio. La compagnia. In pratica per tutto. Sul passo sosta doverosa davanti alla stele dedicata al Sic. Per approfondimenti sul territorio vedi itinerari Passo del Vestito nelle Alpi Apuane – Passo del Lagastrello e la Lunigiana – Il Profumo del Prosciutto Crudo.
Scendiamo la montagna verso il mare. Ad Aulla teniamo le indicazioni per La Spezia/Cinqueterre. Attraversiamo il trafficatissimo lungomare di La Spezia. Sulla sinistra passiamo davanti al Museo Tecnico Navale e all’Arsenale Militare Italiano. Arrivati in località Marola giriamo a sinistra per la SP350, direzione Portovenere. Splendida strada della penisola che, oltre ad essere Parco Naturale, forma la sponda occidentale del Golfo dei Poeti.
Portovenere
Dopo circa 15 km scendiamo per i tornanti che degradano verso il mare. Ed appare la meravigliosa Portovenere. Da visitare solamente a piedi, come tutti i borghi di Le Cinque Terre.
Si parte dalle viuzze del centro storico, fino alla meravigliosa Chiesa di San Pietro sulla scogliera.
Dalla Grotta Byron al Castello Doria che domina dall’alto. E molto altro.
Vedi documentazione fotografica! Ci raccomandiamo il parcheggio: entro le righe bianche! Altrimenti multa assicurata!
Isole Palmaria, Tino e Tinetto
Di fronte al molo di Portovenere, distante uno stretto braccio di mare, ammiriamo l’Isola Palmaria. E dietro le altre due isolette: il Tino e il Tinetto. Sono in parte abitate e si possono visitare grazie ad escursioni in barca. Partono dal molo ogni ora tutti i giorni. Vi ricordiamo che questi luoghi affascinanti meritano il soggiorno di una settimana. Oppure tanti weekend!
Le Cinque Terre
Ritorniamo verso La Spezia. A Marola giriamo a sinistra per la SP370 – SP51 – S0P38 con indicazioni Riomaggiore/Cinqueterre. Ora non resta che “assaporare” le curve di questa meravigliosa litoranea lunga quasi 35 Km che ci porterà a scoprire una delle coste più belle del mondo.
Vigneti, uliveti ricavati nelle tradizionali “terrazze” intervallati dalla lussureggiante vegetazione mediterranea. Ed in fondo, il luccichio del mare ed i caratteristici colori accesi dei borghi. Da far innamorare chiunque!
Non vogliamo fare una classifica su quale sia il borgo più bello. Ognuno ha la sua peculiarità che lo rende UNICO. A voi la scelta di dove fermarsi. Sono luoghi meravigliosi e meritano una visita accurata. Il nostro consiglio è di farli tutti! Uno diverso ogni volta che venite quì.
Riomaggiore
Sede del Parco Nazionale Le Cinque Terre, Riomaggiore è un bellissimo borgo di origine medievale dalle tipiche “case-torri” dai colori stupendi! Viuzze minuscole. Scalinate impervie. Scorci meravigliosi. Abituatevi alla bellezza! Il suo nome proviene dal rio che scorre sotto la via principale. Nella parte alta vale la pena visitare la chiesa di san Giovanni Battista (1340) e nella parte bassa l’oratorio di Santa Maria Assunta (1500), l’oratorio di Sant’Antonio Abate e l’oratorio di San Rocco.
Molto importante ed attivo il trekking. Per chi ama le passeggiate immersi nella natura sono tantissimi i sentieri che si snodano in tutto il Parco Le Cinque Terre, vedi itinerari. Da Riomaggiore parte la Famosa Via dell’Amore, scavata nella roccia della scogliera, che arriva fino a Manarola.
Manarola
Il regno dei vitigni ed ulivi. Stupendo borgo arroccato sulle rocce di origine medievale. Marola si è sviluppato grazie alla produzione di olio e vino. Da cui deriva anche il nome, Magna rota, ovvero il mulino ad acqua. Se ne può ammirare ancora uno in paese, restaurato. Da visitare: chiesa di San Lorenzo (1338), un’antica torre di avvistamento chiamata Campanile Bianco; Oratorio dei Disciplinati della Santissima Annunziata e l’antico Ospedale di san Rocco.
Corniglia
Meraviglioso borgo di origine romana il cui nome deriva da Cornelio, produttore romano di vino bianco. Unico paese di Le Cinque Terre non a contatto con il mare e quasi inaccessibile da esso. Per farlo bisogna salire la “Lardarina” una lunga scalinata di mattoni (33 rampe con 377 gradini). La struttura urbanistica di Corniglia con case basse e larghe è molto simile ai paesi dell’entroterra. Da visitare Piazza del Largo Taragio e Parrocchia di San Pietro (1134) e l’Oratorio dei Disciplianti dove si gode una vista mozzafiato sul mare.
Vernazza
Tra le più antiche dimore di Le Cinque Terre. Incredibile borgo medioevale, nato come base marittima per la difesa dai saraceni. Vernazza affascina per le sue stradine strette che si inerpicano tra le coloratissime case-torri aggrappate alla costa.
Da visitare il porto, cuore del paese, la chiesa di Santa Margherita di Antiochia, i resti della cinta muraria con il Castello Doria ed infine la torre Belforte con la Torre del Convento dei Padri Riformati di San Francesco.
Monterosso al Mare
Il paese più grande di tutte le Cinque Terre. Incantevole borgo di origine medievale, posto nella parte più occidentale di Le Cinque Terre. Monterosso al Mare è suddiviso in due parti: il centro storico più antico ed una parte più recente e turistica in fregio al mare chiamata Fegina.
Da visitare la chiesa di San Giovanni Battista, il castello dei Fieschi ed il monastero. Da segnalare la statua il Gigante di cemento armato (inizi ‘900), posta sul lungomare. Città amata dal poeta Eugenio Montale, premio Nobel della Letteratura, di cui rimane Villa Montale.
Le Cinque Terre – ritorno
Riprendiamo la strada per l’entroterra, SP566 in direzione Carrodano / Parma. Strada bella e scorrevole. Attenzione ai velox fissi! Dopo Carrodano inferiore, svoltiamo a sinistra in direzione Sesta Godano / Varese Ligure. A San Pietro Vara svoltiamo a destra per la SP523 in direzione Parma.
Passiamo per il bellissimo borgo Varese Ligure con un pittoresco centro caratterizzato da un girotondo di case arroccate su sé stesse. Il tutto deliziato da eleganti portali, porticati, decorazioni architettoniche, botteghe e pittoresche piazze. Merita una visita!
Si procede per il rientro ed affrontiamo il Passo Cento Croci, uno dei passi più belli dell’Appennino Ligure che purtroppo meriterebbe una sostanziale ristrutturazione. Bellissimo il panorama lungo il tragitto. Si discende e si prosegue per la Val Taro fino a ricongiungersi prima di Fornovo con la strada che abbiamo percorso per l’andata.
Le Cinque Terre e le sue tradizioni
Un aspetto da non sottovalutare per chi vuole visitare questi posti magici è la tradizione culinaria. La cucina di Le Cinque Terre è povera di carne ma regala sapori, profumi e colori unici. Ne ricordiamo alcuni. La Focaccia, la Farinata di Ceci e le Tagliatelle al Pesto (di cui esistono tantissime ricette segrete!) con fagiolini e patate. Le ricette con il pesce azzurro, ovvero la Signora Acciuga. E Le Cozze. E tantissimo altro. Vi consigliamo di assaggiarle tutte.