Tra Umbria e Marche, nel cuore d’Italia
Alla scoperta dell’Appennino Umbro attraverso una tra le risorse più importanti e più preziose del mondo: le Sorgenti d’Acqua Minerale. Un intrigante itinerario circolare del nostro amico motociclista Francesco che ci ha dato un’unica raccomandazione: decidete voi dove iniziare! 😉 Qualche numero: 200 km, 1.000 curve, 6 valichi/passi/forre, 2 ristoranti… e pronti a partire?
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IND. STRADALI 200 km / 3h 40m (Google Maps)
Tour delle Acque Minerali, si parte!
Si parte dal borgo di Gualdo Tadino arroccato sugli Appennini Tadinati, famoso per le ceramiche e naturalmente per lo stabilimento di acque minerali. Vi consiglio una piccola deviazione (pochi km) per salire al monte Serrasanta fino all’antico santuario eremitico omonimo (m. 1.348 slm) nella cui grotta si racconta abbiano soggiornato diversi Santi, tra cui San Francesco. La strada è perfettamente percorribile fino a 300 metri sotto l’eremo. L’ultimo tratto è strada bianca. Si può parcheggiare al belvedere sottostante e giungere il santuario in 5 minuti a piedi.
Dal promontorio del santuario si gode una vista stupenda: il vicino monte Penna, il Pennino verso Nocera Umbra, il Subasio, il Tezio, il Nerone, il Cucco e poco dietro il Catria. E nelle giornate più limpide si può arrivare a scorgere l’Amiata in Toscana.
Curiosità sull’Eremo di Monte Serrasanta
Lungo la strada panoramica che porta all’eremo troverete due cartelli con in mezzo una croce: quello a destra vi informa che le acque piovane che vi bagneranno da quella parte andranno a sfociare (tramite i vari fiumi/torrenti) nel Mar Adriatico e quello a sinistra che le acque piovane andranno a sfociare nel Mar Tirreno.
Valsorda, che panorama!
Nella vallata sottostante, detta Valsorda, c’è un ottimo ristorante/bar Da Clelia dove poter gustare i piatti tipici… e gli ampi prati circostanti possono permetterci una tranquilla digestione.
Si riparte verso Sud…
Da Gualdo Tadino procediamo in direzione Nocera Umbra, preferendo il vecchio tracciato della SS3 Flaminia che è tortuoso e caratteristico rispetto al nuovo a scorrimento veloce e prevalentemente dritto. Si continua in direzione Foligno/Trevi e si passa per Campenno sul Clitunno dove si trovano le bellissime fonti del Clitunno. Luogo di pace, tranquillità e di grande interesse storico citato dai poeti antichi Virgilio, Properzio, Giovenale fino a Carducci.
Proseguendo per Spoleto dall’uscita nord si prende la SS395 in salita passando per il vecchio valico della Spoleto-Norcia e seguendo i tornanti della Forra del Cerro /m. 734 slm). Si scende dalla parte della Valnerina e nei pressi di Vallo di Nera svoltiamo a sinistra in direzione Macerata – SS685.
Informazioni sulla Valnerina
E’ una stupenda valle stretta e tortuosa attraversata dal Fiume Nera, che nasce dai Monti Sibillini e sfocia nel Tevere. Qui potete vivere la natura attraverso il trekking, il torrentismo, il rafting e la pesca no-kill. Ammirare l’architettura e la cultura dei stupendi borghi tra cui Preci, Usigni, Poggiodomo, ecc. Curiosità. Alcuni stabilimenti industriali dismessi a Papigno (Terni) sono stati utilizzati per girare le scene del campo di concentramento de La vita è bella di Benigni. E la Valnerina è citata nel videogioco Assassin’s Creed: Brotherhood.
Deviazione obbligatoria!
Merita una sosta, in leggera posizione defilata rispetto al giro programmato, Scheggino, paesino arroccato sulle rive del Nera. Nato attorno al castello dalle mura triangolari (di cui oggi si può ammirare la struttura) e con un bellissimo centro storico, Scheggino è rinomato per le splendide fonti di Valcasana che sgorgano a poca distanza dal paese. Merita una menzione l’Ostera Baciafemmine, ottimo ristorante “intrappolato” tra le viuzze del centro e raggiungibile solo a piedi.
Tour delle Acque Minerali, si ritorna verso Nord
Il percorso prosegue in direzione Sellano – SP465. Curve e controcurve, lambendo un antico borgo medievale, il castello di Postignano, interamente restaurato e finemente custodito sui pendii della montagna.
Il gioiello di Rasiglia
Da Sellano, si scende e si sale, passando per il Valico del Soglio (m. 828 slm), fino a giungere al piccolo gioiello di Rasiglia, il paesino delle acque. Un tipico borgo medievale attraversato da incantevoli corsi d’acqua con rivoli e cascatelle, che lo rendono un luogo unico ed affascinante. Senza Tempo e dalle mille emozioni.
Qualche informazione su Rasiglia
La sorgente principale è quella di Capovena che si trova nella parte alta del paese, e le altre si chiamano Alzabove (nasce sotto al monte Carosale), Venarella (nasce di fronte al campo sportivo e alimenta l’acquedotto di Verchiano), Le Vene, La Vena Pidocchiosa e le Vene di Campolungo. Si riuniscono in una grande vasca denominata “Peschiera”, per poi riversarsi nel fiume Menotre.
Si riparte in direzione Colfiorito – SS77. Si sale per il Valico del Colfiorito (m. 829 slm) e giunti al paesino omonimo svoltiamo a sinistra in direzione Nocera Umbra – SP440. Arrivati al paese di Collecroce, sulla piana di fronte al monte Pennino, abbiamo due strade alternative in direzione Bagnara: una bianca e più diretta ed una asfaltata che prosegue in direzione Sorifa-Bagni girando poi a destra in prossimità di Case Basse.
Si ritorna per le Marche
A questo punto si sale di nuovo, trai bellissimi tornanti del Passo Cornello (m. 816 slm) e svalichiamo nelle Marche. Svoltiamo a sinistra, direzione Fabriano – SP361.
Qui si attraversano i piccoli paesini pedemontani della valle del fiume Esino. Il piccolo castello di Salmaregia, Campodonico, Serradica e Cacciano, il paese dei murales. Giunti a Cancelli siamo vicini a Fabriano e la via di comunicazione Perugia/Ancona ci può portare ovunque sia la nostra casa.
Tour delle Acque Minerali è terminato!
Ringraziamo il nostro amico motociclista Francesco Cioli che ci ha regalato questo stupendo viaggio in Umbria. E vi ricordiamo che noi siamo sempre contenti di ricevere itinerari ed informazioni sul vostro territorio! Quindi… A presto!
Perché Terra degli Ombrici…
«Umbrorum gens antiquissima Italiae existimatur, ut quos Ombrios a Graecis putent dictos, quod in inundatione terrarum imbribus superfuissent.» – Plinio il Vecchio “Naturalis historia” (23 – 79 d.C.)
«La popolazione umbra è ritenuta la più antica d’Italia, si crede infatti che gli Umbri fossero stati chiamati Ombrici dai Greci perché sarebbero sopravvissuti alle piogge quando la terra fu inondata.» – Plinio il Vecchio “Storia Naturale” (23 – 79 d.C.).
Se volete approfondire quello che offre la Regione Umbria vi consigliamo il sito regionale dettagliatissimo www.umbriatourism.it