Le Marche nascondono tesori!
Un assaggio delle bellezze che offrono le splendide Marche. Un itinerario che parte dal borgo di Mondavio e percorre l’entroterra marchigiano con il Tempio del Valadier e le famose Grotte di Frasassi per terminare in Emilia Romagna attraverso il Passo Cantoniera nel Parco Regionale di Sasso Simone e Simoncello. Qualche numero: 3.000 curve, 220 km, 4 borghi, 1 Passo Appenninico, 1 complesso di grotte carsiche ed 1 Tempio. Guardate la galleria fotografica!
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IND. STRADALI 220 km / 4h 40m (Google Maps)
Tempio del Valadier ed un po’ di Marche
L’itinerario che andrete a leggere fa parte del secondo giorno del fantastico weekend trascorso tra Emilia Romagna e Marche. Se volete sapere tutto quello che abbiamo fatto e visto durante l’andata leggete “Gola del Furlo, dall’Emilia Romagna alle Marche.“
Si parte da Mondavio
Partiamo dall’affascinante borgo marchigiano di Mondavio arroccato sulla collina. Il complesso monumentale del suo centro storico è fra i meglio conservati di tutte le Marche. Stupendi i palazzi signorili, le piazze e le vie minori con gli incantevoli scorci sulla vallata. Ci immergiamo in un’atmosfera magica e senza tempo tra le incantevoli colline marchigiane. Per approfondimenti su Mondavio e dintorni cliccate qui.
La prima meta è il Tempio di Valadier. C’immettiamo nella SP424 in direzione Pergola. Prima di San Lorenzo in Campo svoltiamo a sinistra per Arcevia con la SP14. Arrivati ad Arcevia teniamo le indicazioni per Senigallia ed evitiamo il centro del paese. Ci immettiamo nella SP360 e dopo pochi km svoltiamo a sinistra seguendo Genga / Parco Daini.
Parco della Gola Rossa
Entriamo nel bellissimo Parco Naturale Regionale della Gola della Rossa e di Frasassi, famoso per le stupende grotte carsiche, per la flora e la fauna (nidi delle aquile reali e numerose popolazioni di pipistrelli). Il Parco organizza visite guidate tutto l’anno.
Noi ci godiamo il paesaggio in tranquillità. Purtroppo c’è qualche banco di nebbia (siamo venuti qui ad ottobre) ma quando spunta il sole il panorama diventa magico! Dopo Genga svoltiamo a sinistra in direzione Grotte di Frasassi tramite la SP15.
Tempio del Valadier
Dopo 6 km circa sulla sinistra trovate uno spiazzo pavimentato dove potete parcheggiare la moto e prepararvi per la salita (con gradini ampi) verso la vetta! Sono circa 15 minuti di camminata sul fianco del versante roccioso e spiovente della montagna. All’arrivo si aprirà una visione magnifica!
Incastonato in una grotta, si erge maestoso il Tempio del Valadier. Fu commissionato nel 1828 da Papa Leone XII all’ Arch. Giuseppe Valadier ed eretto con blocchi di travertino (estratti in loco). Ha la pianta ottagonale e la cupola ricoperta di piombo.
La particolarità della location, la tranquillità ed il suggestivo aspetto della parte più interna della grotta, composta da vialetti in terra che si inerpicano con a lato cumuli di sassi a risultanza delle visite di pellegrini, rende questo luogo affascinante ed unico al mondo. Durante le festività natalizie nel Tempio del Valadier potete ammirare il Presepe Vivente più bello di tutte le Marche.
Eremo di Santa Maria
Sul lato destro del Tempio del Valadier si trova l’Eremo di Santa Maria Infra Saxa. Nato come oratorio (compare negli archivi storici già dal 1029), l’edificio venne utilizzato come monastero di clausura delle monache benedettine. E’ una costruzione semplice in pietra con una parte scavata nella roccia.
E’ un luogo di culto piccolo ed emozionate. Nell’eremo si venera la Madonna. Al suo interno sono presenti banchi in legno per la preghiera, il libro dei pensieri ed anche moltissimi voti dei pellegrini appesi alla parete rocciosa.
Grotte di Frasassi
Arrivati a questo punto,se non le avete mai viste, è doverosa la sosta alle Grotte di Frasassi, il famoso complesso di grotte carsiche (scoperte nel 1971) in cui si possono ammirare delle sculture naturali uniche al mondo formatesi nel corso di 190 milioni di anni grazie all’opera dell’acqua e della roccia. Guardate questo stupendo tour virtuale tra le più belle grotte, cliccate qui!
Ne troverete di tutte le forme e dimensioni, battezzate con nomi nati dalla fantasia degli speleologi che le hanno scoperte. Tra le più famose: Orsa, Cammello e Dromedario, Madonnina, Spada di Damocle (la stalattite più grossa con 7,40 m di altezza e 1,50 m di diametro), Fetta di pancetta e Fetta di lardo, Obelisco (stalagmite alta 15 metri), ecc. Sono presenti anche laghetti in cui ristagna l’acqua dei pozzi, cavità cilindriche profonde fino a 25 m che convogliano l’acqua verso piani carsici inferiori. L’illuminazione è artificiale e generata da luci bianche e fredde in quanto il bianco non altera i colori e il freddo non altera il microclima, altrimenti verrebbero danneggiate queste opere d’arti naturali.
Noi le abbiamo già viste in passato, quindi proseguiamo il viaggio.
Un po’ di Marche
Ripartiamo per goderci le splendide colline marchigiane ed i loro bellissimi borghi. Torniamo a Genga e proseguiamo per la SP22/SP360 in direzione Sassoferrato, dove in centro città svoltiamo a destra in direzione Pergola con la SP16.
Pergola e Cagli
Il bellissimo borgo di Pergola è chiamato la “città dalle cento chiese” e dei Bronzi Dorati (quattro personaggi: due maschili a cavallo e due femminili), uno dei pochissimi grandi gruppi scultorei equestri in bronzo dorato dell’antichità romana giunti fino a noi. Buonissimi i vini di qualità (Vernaccia Rossa, Sangiovese dei Colli Pesaresi, il Moscatello, il Vinsanto) ed il pregiato tartufo con la Fiera Nazionale dedicata.
Proseguiamo per Perugia e la SP424: strade abbastanza ampia con curve dolci. Il paesaggio alterna coltivazioni e boschi lussureggianti. Facciamo un po’ di zig-zag ma non ci preoccupiamo. Stiamo bene! Superiamo i borgo di Cagli tra i fiumi Bosso e Burano confluenti al Metauro. Bellissimi edifici storici tra palazzi e chiese. Teniamo la destra e prendiamo la superstrada SP3 in direzione Fossombrone/Fano.
Spersi sulle colline
Usciamo ad Acqualagna e teniamo le indicazioni per Borgo Pace / Mercatello sul Metauro. Noi amiamo le strade poco trafficate! Arrivati ad Urbania (attenti agli svincoli!) teniamo le indicazioni per Peglio e ci inerpichiamo un pochino. Il manto stradale è abbastanza lesionato ma il paesaggio merita. Continuiamo sulla SP147 in direzione Lunano. Qui si sentirete solo il rumore della vostra moto e dei trattori in movimento. A Lunano proseguiamo per Frontino e Carpegna con la SP18.
Frontino
Attraversiamo il piccolo centro storico di Frontino (il più piccolo Comune della Provincia di Pesaro e Urbino) ben restaurato e ricco di scorci panoramici stupendi. Tantissimi riconoscimenti, tra cui Borgo più bello d’Italia e Bandiera Arancione del Touring Club, Frontino è famoso per il particolare Festival degli Spaventapasseri che si svolge durante i mesi estivi di luglio e agosto.
Pranzo a Carpegna
Proseguiamo il viaggio e sentiamo un certo languorino. Visto che siamo un po’ stanchi ci fermiamo (quasi subito) nel ristorante Ristorante Vecchio Montefeltro del borgo di Carpegna. Ci siamo trovati bene, leggete la nostra recensione, ma se preferite un ristoro sul passo aspettate ancora 5 km.
Passo Cantoniera
Saliamo lungo la SP1 in direzione Pennabili. Siamo nel Parco Interregionale del Sasso Simone e Simoncello, nome che deriva da un enorme blocco di roccia calcarea (Sasso di Simone) che domina tutto il Montefeltro e dal monte a fianco (Simoncello).
Percorrendo strade deliziose arriviamo al Passo Cantoniera (m. 1.007 slm) che collega le Marche all’Emilia Romagna. Ci fermiamo per fare la foto di rito davanti al cartello e scopriamo un bar/ristorante ritrovo di motociclisti. Non sappiamo come si mangia… se lo provate voi, mandateci la recensione!
Nelle colline della Romagna
Scendiamo fino al borgo emiliano di Pennabili, nell’Alta Valmarecchia a 630 metri s.l.m., immerso nel verde e punto di partenza per passeggiate ed escursioni. Oltre alla tranquillità e alla natura, il paese offre tantissimi eventi culturali e grastronimici tra cui una fra le più importanti Mostra Mercato Nazionale d’Antiquariato (luglio) ed il Festival internazionale d’arte di strada (maggio/giugno).
Teniamo le indicazioni per Rimini / Manciano e riprendiamo a zizzagare sulla SP258 fino a località Le Porte dove svoltiamo a sinistra per Sartiano. Anche se sono stradine di dimensione ridotte e dall’asfalto rovinato noi apprezziamo la bellezza dei panorami. Sentiamo già l’aria di casa e quindi non abbiamo fretta di terminare questo stupendo viaggio!
Superato Perticara proseguiamo sulla SP11/SP12 tenendo le indicazioni per Mercato Saraceno dove troviamo l’ingresso della superstrada SS3bis che ci porta all’Autostrada A1 – casello di Cesena Nord ed a casa.
Il Viaggio al Tempio del Valadier è terminato, il nostro weekend tra Marche ed Emilia Romagna ci è piaciuto moltissimo e non vediamo l’ora di ripartire per scoprire un po’ di più della nostra bellissima Italia. Guardate la Galleria Fotografica!
Se volete leggere l’itinerario dell’andata, leggete questo “GOLA del FURLO, dall’Emilia Romagna alle Marche“.