Passo del Vestito e le meravigliose Alpi Apuane
Un viaggio alla scoperta di in un territorio dalle caratteristiche morfologiche UNICHE al MONDO! Valli profondamente incise e versanti imponenti ed aspri. Molte vette superano i m. 2.000 slm! Assolutamente da non confondere con gli Appennini! Le Alpi Apuane sono famose in tutto il mondo per i bellissimi marmi (ben 14 varietà!) e per le grandi cavità del sottosuolo carsico (quasi 1.000 grotte!).
Un itinerario di 300 km in un paesaggio abbagliante tra Emilia Romagna e Toscana! Mi raccomando portate gli occhiali da sole! E guardate la gallery!
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IND. STRADALI 300 km / 6h 40m (Google Maps)
Passo del Vestito, Isola Santa e le Alpi Apuane
Si parte dall’uscita Parma dell’autostrada A1. Comodo punto di partenza per chi arriva da lontano. Iniziamo con l’avvicinarsi ad uno tra i più famosi Passi Appeninici, Passo della Cisa. Non si può sbagliare strada. Se vi recate in questi posti durante il fine settimana vi basterà seguire le tantissime moto che incontrerete.
Prendiamo la SS62 con direzione La Spezia. Basta pensieri. Godiamoci il paesaggio e le curve. Per chi vuole approfondire questo territorio, vi consigliamo l’itinerario “Il Profumo del Prosciutto Crudo di Parma”.
Passo della Cisa
Arriviamo al Passo della Cisa. Sosta d’obbligo davanti alla stele dedicata al SIC58 che dal 2013 si trova nel piazzale antistante il bar. Ricordo del campione che purtroppo ci ha lasciato troppo presto. Una passeggiata per sgranchirsi le gambe (e magari pure un caffè) tra le tante moto presenti e poi subito via in sella!
Scendiamo dal crinale verso il mare, tra vallate verdissime e bellissimi borghi tra cui Pontremoli che vi consigliamo di visitare. Ad Aulla svoltiamo a sinistra per la SS63 del Passo del Cerreto in direzione Reggio Emilia, per approfondimenti vedi itinerario “PASSO del LAGASTRELLO, la Strada delle Cento Miglia e la Lunigiana” .
Dopo 10 km circa a Rometta giriamo a destra, superando un passaggio a livello, per immettersi nella SS446 – SP72 in direzione Fosdinovo/Carrara. A Monte Carboli svoltiamo a sinistra (state all’occhio perché lo svincolo è su una curva) in direzione Carrara prendendo la SP73dir. Proseguiamo tenendo le indicazioni per Carrara. Sono strade poco ampie e bisogna prestare attenzione. In modo particolare al paesaggio: si vede il mare!
Arrivati a Carrara proseguiamo per Massa. E’ il tragitto più trafficato di tutto l’itinerario. Rimaniamo sulle colline. A pochi km c’è il mare, ma oggi la giornata è dedicata alle curve! A Massa svoltiamo a sinistra tenendo le indicazioni marroni per Parco delle Alpi Apuane.
Ci stiamo addentrando nel cuore della stupenda e verdissima Garfagnana, per approfondimenti vedi itinerario “La Grande Foresta della Toscana”. Davanti agli occhi un panorama stupendamente selvaggio. Vi assicuro che in ogni tornante avrete voglia di fermarvi per gustarvi il paesaggio e scattare qualche foto! Noi l’abbiamo fatto!
Passo del Vestito
Mentre saliamo al Passo del Vestito ci fermiamo al Rifugio Città di Massa. Ci ispira la location. E l’orario. Sono le 12.30. Ed infatti non ci sbagliamo. Vedi nostra recensione.
Mangiamo piatti di cucina locale seduti all’aperto attorniati dalle Alpi Apuane. In super tranquillità. E circondati da una bellissima vegetazione. Da questo luogo partono diversi itinerari a piedi per esplorare la montagna ancora più da vicino. Se siete amanti della natura e del trekking vi consigliamo di approfondire su Escursioni Apuane.
Ripartiamo per il nostro viaggio seguendo la SP13. Passiamo davanti all’insegna del Passo del Vestito disegnata sulla roccia. Ancora tante curve e tante foto. Un paesaggio così suggestivo si trova solo in questi posti. E ci riempiamo gli occhi.
Ci addentriamo in uno stretto canalone tra due crinali di montagna dove si intravedono le famose cave di marmo. E’ un posto unico! Vi ricordiamo Cava Henraux con il portale altissimo realizzato nel marmo bianco e Cava delle Cervaiole (distante qualche km dal nostro itinerario) E’ possibile visitarle e ammirare. Per informazione visitate il loro sito.
Isola Santa
Le curve si addolciscono e arriviamo all’affascinante Isola Santa (550 m slm), piccolo borgo nato nel Medioevo come ristoro per i viandanti che transitavano lungo la via di comunicazione tra il mare e l’entroterra.
A fine anni 50 per scopi idroelettrici venne eretta una diga (38 m d’altezza) sul torrente Turrite che creò il lago che vediamo tutt’ora. Purtroppo l’innalzamento artificiale delle acque provocò l’inabissamento di parte degli edifici e successivi dissesti idrologici. Il borgo venne piano piano abbandonato.
Oggi risplende di nuova luce! In parte è in fase di ristrutturazione ma si può già ammirarne la sua bellezza. Suggestiva la passeggiata tra i vicoli lastricati di marmo e lungo le sponde del lago. Sono attivi un bar, un ristorante ed un B&B.
Se vi recate nei giorni festivi si possono trovare anche banchetti di oggettistica locale. Vi consigliamo la sosta per ammirare il paesaggio e la tranquillità. Per gli amanti del trekking da quì partono sentieri che esplorano le Alpi Apuane circostanti. Per esempio il paese fantasma di Col di Favilla.
San Pellegrino in Alpe e Passo Radici
Scendiamo le stupende Alpi Apuane fino al capoluogo Castelnuovo di Garfagnana, che merita una sosta. Visto che non siamo ancora sazi di curve decidiamo di farne ancora! Svoltiamo a destra in direzione Gallicano sulla SS45. Dopo circa 1,5 km alla rotonda prendiamo a sinistra per Modena. E dopo ancora 1,5 Km giriamo a destra per immetterci nella SP72, direzione Passo Radici. E via che si sale!
Non ci resta che goderci le curve degli Appennini Tosco-emiliani. Dopo Pieve Foschiana prendiamo la SP71 in direzione San Pellegrino Alpe. La vista da lassù è stupenda. E vi assicuriamo che è bellissima anche in autunno! Per approfondimenti guardate l’itinerario “Passo delle Radici e San Pellegrino in Alpe” . Sosta al bar davanti alla terrazza panoramica.
Infine scendiamo seguendo le curve della SP486 e SP32 in direzione Sassuolo per altri 100 km fino all’arrivo del nostro itinerario che abbiamo fatto coincidere con il casello autostradale di Reggio Emilia sulla A1. A seconda della necessità si può prendere l’autostrada a Modena Nord.
E’ un itinerario ricco di possibili varianti. Tanti borghi da visitare. Tanti luoghi poco conosciuti da scoprire. Guardate la cartina che vi offre qualche spunto. Ed il resto del sito. Noi vi consigliamo di rifarlo. In l’autunno vi regalerà nuove emozioni.