La nostra avventura in Val Chisone (Piemonte)
Vi racconto la mia seconda esperienza ai motoraduni invernali. Il 23-24 Febbraio ci siamo recati in moto a Pragelato (TO) in occasione del Tsapadropetreffen 2019. Ormai ci ho preso gusto! E dopo questa… chi scommette sul fatto che ci sarà un terza volta? 😉
Devo dirvi subito QUATTRO cose: 1° lo Tsapadropetreffen 2019 mi è piaciuto! – 2° ho rivisto amici conosciuti al Cinghiostreffen e già mi sento di far parte di un club esclusivo (ma, tranquilli… non mi considero una veterana!) – 3° i buoni propositi sono terminati e (purtroppo!) ho rotto le palle per la tenda! – 4° non mi sono ancora abituata a dormire con -7 gradi! Brrr…
Tsapadropetreffen 2019 – l’andata
Vista la distanza ed il poco tempo (avevamo solo due giorni!) siamo costretti a fare il viaggio di andata in autostrada (e pure il ritorno!?). Lo so, è veloce e sbrigativa. Ma è anche costosa e di una noia mortale! Quindi la faccio breve: partenza ore 10.15 ed arrivo alle 13.15 per un totale di 340 km con una temperatura di viaggio tra gli 8 ed i 10 gradi. Le previsioni meteo erano peggiori, quindi c’è andata bene!
Arrivati al Motoraduno Tsapadropetreffen 2019
Lo Tsapadropetreffen 2019 si svolge a Pragelato (TO) in Val Chisone (m. 1.518 slm.) a circa 80 km dal capoluogo piemontese. E’ una rinomata stazione sciistica nota per essere stata la sede dello sci nordico durante i XX Giochi olimpici invernali di Torino 2006. Già il nome non promette temperature miti! 😉
Alla sede del motoraduno siamo accolti da un ricco buffet di benvenuto. Chapeau! Ci godiamo le acciughe in salsa, il pollo alla griglia, la polenta, il formaggio locale, il pane, le patatine, i taralli, il vino, ecc. Le premesse sono proprio buone! 😉
Mentre ci iscriviamo chiedo ad un organizzatore da dove arriva il nome molto particolare del loro motoraduno. Premetto che io non riesco a dirlo bene. E non perché non mi sono ancora scongelata! Mi sembra uno scioglilingua. (Voi ci riuscite?) Cortesemente mi spiega che “Tsapadrope” è la loro parola dialettale che indica l’insetto cavalletta. L’ A.M.C. Gentlemen’s di Pinerolo è stato il primo motoclub a portare il trial in Italia. E la gente chiamava “cavallette” i primi trialisti. Quindi lo Tsapadropetreffen 2019 ricorda le origini, identifica il territorio e si diversifica dagli altri. Bravi!
Prepariamo la suite!
Il piazzale predisposto per accogliere le tende è parzialmente innevato quindi i posti liberi sono veramente pochi. Vi ricordo che bisogna piantare la tenda sulla neve, altrimenti che motoraduno invernale è?!
Purtroppo non resisto (ahimè!) e contesto il posto scelto da Claudio. Dopo un breve battibecco si cambia location… con il risultato che la tenda risulta un pochino in pendenza. Vi prometto che la prossima volta starò zitta!
Andiamo a sciare! 🙂
Tenda montata. Legna e paglia acquistata. Sono le 16 e c’è il sole. Cosa voler di più? Ovviamente un giro in moto! Quindi partiamo per visitare la famosa stazione sciistica Sestriere (il comune più alto d’Italia con i suoi 2.035 m. slm) che insieme a Pragelato ed altri comuni montani fa parte del Consorzio Turistico Via Lattea che promuove il turismo piemontese con splendide iniziative sia sugli sci, a piedi, in bici ed anche in moto!
La strada è pulitissima. Ci godiamo i tornanti ed il panorama con le montagne dalle punte innevate. C’è pochissima neve. Facciamo una bella camminata per la rinomata stazione sciistica e siamo così entusiasti che beviamo un buon bombardino a bordo pista. Un bel movimento e musica dance a tutto volume!
Entriamo in clima motoraduno Tsapadropentreffen 2019!
Ritorniamo a Pragelato. L’organizzazione ha previsto un giro verso le 18 per scoprire il territorio, ma purtroppo una nuvola bassa rovina il panorama.
Claudio prepara il fuoco per la cena. Ebbene sì, questa volta ci siamo portati il cibo da casa per cuocerlo con la griglia. Un passo in più per addentrarmi nello spirito ruspante di questi motoraduni. Abbiamo pure portato un fusto di birra (tranquilli, solo da 5 litri!). Siamo organizzatissimi!
Sarà merito della carne, della griglia, della location e del cuoco. Credo sia dovuto ad un mix di tutto questo. Mangio un panino di coppa stra-mega-buono! Claudio direbbe che è solo merito del cuoco. 😉
Si mangia, si beve e si chiacchiera!
Alle 20 ci riuniamo nel piazzale per la fagiolata! Gli organizzatori hanno preparato una grande pentola di fagioli e cotiche per tutti! E’ bollente e buonissima. Io faccio il bis. Per chi vuole c’è pure l’aggiunta di peperoncino. Io declino gentilmente l’offerta. Non esageriamo, un passo alla volta!
L’ambiente si scalda. Si beve. Si mangia. Si chiacchiera. E si beve. Iniziamo a ritrovare gli amici conosciuti al Cinghiostreffen. Si parla di cosa si è fatto questo mese. Loro elencano tutti i motoraduni fatti. Io timidamente ascolto. Si parla di chi non c’è. E persino dei programmi per l’estate. Una cosa l’ho capita bene: chi va ai motoraduni invernali non va a quelli estivi. Solo per rarissime eccezioni (cioè se lo organizza l’amico del cuore), altrimenti niente. SONO DUE MONDI OPPOSTI. Uno esclude l’altro. Totalmente.
Ritorniamo alla nostra griglia e riprendiamo a mangiare. Forse abbiamo esagerato con il vettovagliamento ma abbiamo della luganega che ci aspetta. Vogliamo riportarla a casa? Nooo! Forse abbiamo gli occhi più grandi della pancia, o forse abbiamo la pancia già piena di fagioli o forse tutte due insieme.. sbocconcelliamo il panino senza troppa convinzione. Decidiamo di lasciarlo per colazione domani mattina!
La notte del Tsapadropetreffen 2019
Ci spostiamo nel bellissimo chalet del Villaggio Kinka dove ci svolgono le premiazioni ed un gruppo musicale suona. Questa volta non ci sentiamo così ballerini (sarà la pesantezza di stomaco?) e ci dirigiamo al bar. Scelta azzeccata! Tante chiacchiere accompagnate da liquori locali. Buono il genepì! Ci facciamo nuovi amici e conosciamo veterani dei motoraduni invernali che abitano a 10 km da casa. Com’è meravigliosa la vita, non credete? Sto proprio bene!
E’ l’una e decidiamo di andare a letto. Il termometro segna -4 gradi (alla mattina ci diranno che è andato sotto di altri 2/3 gradi). Arrivo in tenda quasi emozionata. Per me è ancora una cosa così strana che mi sembra la prima volta. E come tutte le prime volte si è agitati. Frettolosamente mi spoglio e mi infilo nel sacco a pelo. Naturalmente faccio la foto di rito da mandare agli amici diffidenti che non credono ancora che possa farlo! Ma invece… tié! 😉
Un buongiorno da -3°!
Dormo fino alle 8.30 svegliandomi solo due volte. La prima per mettermi il cappello in testa. E la seconda per tirarmi un po’ sù: sono scivolata un pochino in fondo alla tenda, tutta colpa della “leggera” pendenza. Chissà di chi è la colpa! 😉
Claudio mi informa che la tenda è ghiacciata. E ride della mia faccia appena sveglia. Il freddo non ha fatto da maschera di bellezza? Credo di no! Come sottofondo abbiamo le prime sgasate delle moto già pronte per la partenza.
Claudio esce per accendere il fuoco ed io dopo aver sistemato i sacchi a pelo. Vedo la tenda imbiancata e la moto ricoperta da una spessa patina ghiacciata. Ci sono -3 gradi… ma che buongiorno! Brrr…
Tsapadropetreffen 2019 – il ritorno
Ci dirigiamo verso il bar per la colazione. Rivediamo gli amici e scherziamo su come abbiamo passato la nottata. Sono già le 10 e bisogna affrontare la parte meno bella del motoraduno (di qualsiasi intendo!): smontare tutto e rimontarlo sulla moto!
Di buona lena iniziamo… per fortuna arriva il sole e la moto si scongela come si deve! Salutiamo gli amici e visto che è già febbraio si parla di vedersi fra un anno! Che strana gente i motociclisti invernali!
Tappa a Usseaux
Alle 11.30 si parte! Non abbiamo voglia di riprendere alla svelta l’autostrada e vogliamo scoprire un po’ il territorio.
Decidiamo di visitare Usseaux, bellissimo borgo montano dai stupendi murales, insignito del titolo di “Borghi più belli d’Italia” e “Bandiera arancione dal Touring Club Italiano”.
Facciamo una camminata tra i vicoli lastricati in pietra ammirando i meravigliosi dipinti ed il panorama circostante. La giornata è splendida: neanche una nuvola ed il sole splendente ci scalda.
Il Forte di Fenestrelle
Ripartiamo per l’ultima tappa del nostro viaggio, il Forte di Fenestrelle, un’opera mastodontica che riempie gli occhi. E’ la più grande fortezza alpina d’Europa e si sviluppa sul crinale della montagna per oltre 3 km, con un dislivello di circa 600 metri e una superficie complessiva è di 1.350.000 metri.
Un po’ di storia italiana
I lavori di costruzione iniziarono nel 1728 e terminarono nel 1850. Più di un secolo! E’ un complesso fortificato composto da otto opere difensive, con i rispettivi differenti ruoli strategici, collegate tra di loro tramite percorsi sia interni che esterni, tra cui la famosa “scala coperta” con 4000 scalini riparati da mura spesse due metri che s’inerpica sul pendio della montagna.
Fu utilizzato come presidio militare, baluardo difensivo e prigione di Stato. Dopo la Seconda Guerra Mondiale subì un totale abbandono. Solo grazie ai lavori di restauro (durati circa 30 anni!) dell’Associazione San Carlo il Forte ritorna agli antichi splendori!
Diritti a casa!
Purtroppo non possiamo visitarla come si deve (le visite guidate partono da un minimo di 3 ore) e quindi ci fermiamo solo per ammirare la magnificenza del Forte San Carlo. Ci promettiamo di ritornare per visitarlo come si deve! Siamo sinceri: abbiamo saputo dell’esistenza di questa unicità italiana tramite i documentari di Alberto Angela. Quindi si riparte per imboccare l’autostrada e dritti fino a casa!
Qualche riflessione…
Sono contenta di aver vissuto questa nuova esperienza. Lo Tsd… tsp… Tsapadropetreffen 2019 mi è davvero piaciuto e la sua atmosfera goliardica fa bene. Bravi ragazzi, continuate così!
Per quanto mi riguarda la stagione dei motoraduni invernali è… rimandata al prossimo inverno! Dobbiamo ottimizzare la spesa dei sacchi a pelo! 😉 Alla prossima!