Premessa
A fine 2019 durante la ricerca di una moto leggera ed agile da utilizzare nelle magnifiche motocavalcate vintage (per accompagnare Claudio), abbiamo trovato una stupenda SMW trial 320 GUANACO tl del 75 (da sistemare) in una sperduta officina del basso mantovano. A Gennaio al Motor Bike Expo di Verona abbiamo visitato con più attenzione lo stand ufficiale SWM e abbiamo preso informazioni. Poi sapete come vanno queste cose: quando hai qualcosa in testa sembra che ogni cosa ti riporti a quella! Quindi ci siamo detti: e se mandassimo una mail per chiedendo di visitare l’azienda? Fatto… e ci hanno risposto SI!
SWM arriviamooo!
Ad inizio febbraio abbiamo avuto l’onore di visitare la Casa motociclistica SWM, Speedy Working Motors! La sede dello stabilimento è Biandronno in provincia di Varese. Il nome di questa località non mi è nuovo ed in un primo momento non mi è stato chiaro il motivo. Poi ho capito…
Un po’ di storia SWM
SWM nasce nel 1971 a Palazzolo Milanese dall’imprenditore Pietro Sironi e l’amico pilota/tecnico Fausto Vergani. E’ una casa motociclistica produttrice di modelli da fuoristrada con l’intento di competere contro le migliori marche del tempo.
Le motociclette, con motori a 2 – principalmente Sachs e Rotax, si impegnarono nei Campionati di Regolarità, Cross, Trial e già agli esordi ebbero ottimi risultati fino a vincere il Titolo Mondiale Trial nel 1981. Prima Casa Italiana a riuscirci! A livello commerciale nel 1979 la SWM RS 125 GS venne definita la migliore moto dell’anno! Purtroppo le difficoltà finanziarie la portarono alla chiusura nel 1985 e dopo un tentativo di Sironi di riprendere l’attività col marchio SVM, venne definitivamente chiusa nel 1987.
La rinascita di SWM!
All’entrata dello stabilimento troviamo un elegante show room dove sono presenti i modelli SWM più rappresentativi “della nuova era”. Enduro, cross, cafè racer, scrambler e super moto. Dalle piccole 125 cc alle più generose 600 cc. Cerchi in lega e ruote a raggi da 17″, 19″ fino a 21″. Ce n’è per tutti i gusti!
Veniamo accolti da Ennio Marchesin, Direttore Marketing e Responsabile Commerciale Italia SWM, ed entriamo subito sul vivo! Ci racconta del suo passato lavorativo in Cagiva ed Aprilia e di quanto crede in questo nuovo progetto SWM! Ma partiamo con ordine.
Inizia la nuova era!
I primi contatti con l’attuale proprietà cinese Shineray iniziarono con l’intenzione di portare il prestigioso know-how motociclistico italiano in Cina. Fortunatamente anziché produrre in Cina, si è preferito utilizzare la grande forza del Made in Italy progettando e costruendo in Italia per poi vendere in Cina e nel resto del mondo!
Ennio ha lavorato per molti anni in Cagiva e in Husqvarna dell’era Castiglioni. Quindi conosceva benissimo lo stabilimento di Biandronno. Ecco il perchè non mi era nuovo il nome di questa località: qui sono state costruite le Husqvarna di Castiglioni e dell’era Bmw. Nel 2013 col passaggio di Husqvarna a KTM tutto venne smantellato e trasferito in Austria.
Marchesin non ha voluto trasferirsi all’estero e ha creduto fortemente in questo nuovo progetto che coinvolgeva l’esperienza e la manovalanza italiana. Finalmente nel 2015 dopo tanto lavoro viene riallestito tutto l’immobile e vengono ripristinate le linee di montaggio. Riparte l’avventura SWM a Biandronno!
Tanta Italia in SWM!
Attualmente sono impiegati 98 operai e 10 consulenti. Le 4 linee di montaggio producono, a pieno regime, 100 moto in ogni turno di 8 ore di lavoro. La cosa che mi ha stupito riguarda i pochi componenti che arrivano dalla Cina. E conferma quanto siano infondati i pregiudizi e le fake news che viaggiano sul web. C’è tanta Italia in SWM: sia nei componenti che nell’assemblaggio. Ogni parte viene montato a Biandronno, motore compreso! In pratica poco altro, oltre il capitale, ha gli occhi a mandorla!
Le motorizzazioni più grandi (300-600 cc) sono di derivazione Husqvarna, in quanto, oltre allo stabilimento si sono potuti recuperare e rielaborare i progetti mai realizzati delle passate gestioni.
W il Made in Italy!
Lo stabilimento SWM è completo in ogni aspetto: sale R&D adibite alla progettazione e realizzazione dei prototipi, banchi prova per i motori (da 100 a 300 ore), aree di controllo qualità materiale in entrata, aree di controllo prodotto finito, banchi di collaudo, magazzino componentistica, zona imballaggio. Tutto viene fatto in casa, omologazioni comprese, a dimostrazione di quanto il marchio SWM sia Made in Italy!
Il mercato nazionale ed internazionale
Arriviamo allo spinoso argomento “vendite” ed Ennio ci conferma quanto sia difficile essere profeti in patria. Il mercato Italiano è difficilissimo, ricco di competitors e raggiunge solamente un 15% circa di tutto il venduto SWM. Molto meglio il mercato internazionale con Nuova Zelanda, Australia, America Latina e ovviamente la Cina dove il brand SWM viene utilizzato anche sulle automobili.
Un esempio per confermare quanto detto: nel reparto spedizioni vediamo una parte della commessa di 400 moto richiesta dalla polizia austriaca del modello “Silver Vase 440”, non più in produzione.
Gli obiettivi primari di SWM per il mercato Italiano sono incentrati sul potenziamento della rete vendita e del servizio assistenza. Non vogliono “punti vendita”, ma vere e proprie concessionarie che possano garantire all’acquirente un supporto post-vendita all’altezza del marchio!
Arrivederci SMW!
Concludiamo la nostra chiacchierata con un meraviglioso “arrivederci a presto!”. Amiamo il Made in Italy e la storia della nuova SMW ci ha emozionato. Noi confidiamo in SWM e nella caparbietà di Ennio Marchesin e dell’azienda. Desideriamo tanto vedere ottime moto italiane viaggiare da Nord a Sud, sull’asfalto dei nostri stupendi passi montani e nel meraviglioso mondo dell’off-road!!!